gli Stati UE hanno l’obbligo di porre fine agli attacchi ai valori UE (Commissione LIBE)
I valori sanciti dall’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea, tra cui la democrazia e i diritti fondamentali, si sono ulteriormente deteriorati grazie ai “tentativi deliberati e sistematici del governo ungherese”, aggravati dall’inazione dell’UE: questo quanto risultata dalla relazione( testo non legislativo) approvata dal Parlamento europeo con 433 voti favorevoli, 123 contrari e 28 astensioni.
Approvando la relazione i deputati del PE deplorano l‘incapacità del Consiglio nel compiere progressi significativi per contrastare l’arretramento democratico e chiedono alla Commissione di astenersi dall’approvare il PNRR ungherese fino a quando l’Ungheria non si sarà pienamente conformata a tutte le raccomandazioni del Semestre europeo e a tutte le sentenze pertinenti della Corte di giustizia dell’UE e della Corte europea dei diritti dell’uomo; escludere dal finanziamento i programmi di coesione che contribuiscono all’uso improprio dei fondi UE o alle violazioni dello Stato di diritto; applicare in modo più rigoroso il Regolamento sulle disposizioni comuni e il Regolamento finanziario per contrastare qualsiasi abuso dei fondi UE per motivi politici.
Secondo i deputati, qualsiasi ulteriore ritardo nell’utilizzo dell’ l’articolo 7, paragrafo 1,che non richiede l’unanimità degli Stati membri per identificare un chiaro rischio di grave violazione dei valori UE né per formulare raccomandazioni e scadenze precise, equivarrebbe a una violazione del principio dello Stato di diritto da parte del Consiglio stesso.
Nel 2018, il Parlamento aveva adottato una relazione per delineare 12 aree di preoccupazione e avviare la procedura di attivazione dell’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea per determinare l’esistenza di un chiaro rischio di grave violazione dei valori dell’UE in Ungheria.